Martedì 14 ottobre abbiamo visitato con gli attori della compagnia teatrale TEATRORTAET la Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto. Le storie di Maria e di Gesù culminano nel Giudizio Universale, dove Salvezza e Dannazione trovano la loro apoteosi. Tra i dannati Rinaldo Scrovegni, da tutti conosciuto come usuraio impenitente e dannato, Dante infatti lo tratteggiò con un celebre ritratto nell'Inferno della sua Divina Commedia. Il figlio Enrico, il committente degli affreschi, è raffigurato nell'atto di donare la cappella a S. Maria della Carità, a S. Giovanni Battista e a S. Caterina d'Alessandria.
Gli attori, impersonando Giotto, Maria e Dante, hanno articolato le loro interpretazioni attorno a tre grandi contrapposizioni: ricchezza-povertà, fama-infamia e salvezza-dannazione.
Infine nel chiostro della chiesa degli Eremitani il giullare-diavolo e la popolana-invidia si sono simpaticamente confrontati sul contrasto tra povertà evangelica e il danaro conseguito con l'usura.